Il problema nelle commesse edili: gestione dei costi nel momento progettuale
In ambito edile, affidare a tecnici come geometri, ingegneri e architetti il compito di elaborare un progetto, significa innescare una commessa con obiettivi chiari: eccellenza del risultato, rispetto dei tempi e aderenza al budget stabilito. Queste note si concentrano soprattutto sull’aspetto economico, spesso il più delicato.
Orizzonte temporale e impatto economico
Definire l’orizzonte temporale per monitorare i costi è essenziale. Se stiamo progettando un edificio per un cliente specifico, il costo da rispettare è quello previsto nel budget della commessa. Una volta completata la costruzione secondo le specifiche e nei tempi previsti, verifichiamo la conformità al budget. Tuttavia, se il progetto riguarda un prodotto, come un prefabbricato, destinato a produzione continua, il focus si sposta sui costi di produzione ricorrenti. Le scelte fatte in fase di progettazione influenzeranno notevolmente i costi durante tutto il ciclo di vita del prodotto.
L’importanza del momento progettuale
Il progettista gioca un ruolo cruciale nell’analisi dei costi. Le decisioni prese durante la definizione del progetto “impegnano i costi” e stabiliscono le modalità operative. Queste decisioni possono sembrare tecnicamente adeguate al momento, ma possono generare costi aggiuntivi nel lungo termine, sia nella fase di costruzione che nella produzione continuativa.
Casistiche comuni
1.L’impostazione mentale: I progettisti, spinti dalla ricerca della perfezione tecnica e dalla volontà di esaltare le proprie capacità, possono creare soluzioni eccedenti le reali necessità del cliente, aumentando così i costi di sviluppo, produzione e manutenzione.
2. Responsabilità legale o aziendale: La pressione legale o aziendale può spingere i progettisti a sovradimensionare i progetti per evitare rischi, incrementando notevolmente i costi.
3. Modifiche per il cliente: Anche le piccole modifiche richieste dal cliente possono alterare significativamente i costi, se non adeguatamente valutate e contrattate come variazioni al progetto originale.
4. Uscita dagli standard: Qualsiasi deviazione dagli standard può portare a costi inaspettati, sia per modifiche al cronoprogramma sia per la necessità di rielaborare la documentazione.
5. Nuovi fornitori: L’uso di materiali o componenti specifici che richiedono nuovi fornitori può introdurre complessità e costi aggiuntivi non previsti.
Le soluzioni: flussi informativi e feedback
Per affrontare questi problemi, è fondamentale che i progettisti ricevano informazioni complete e tempestive. La collaborazione tra i vari attori della catena del valore del progetto è essenziale. La formazione incrociata, le riunioni regolari e la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nei gruppi di progetto sono strumenti efficaci per migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca.
Il feedback continuo sui risultati del lavoro dei progettisti e un controllo di gestione proattivo, che utilizza dati approssimati ma significativi, sono essenziali per una valutazione condivisa delle decisioni prese.
Conclusioni
È imperativo che i progettisti e il resto dell’organizzazione aziendale dialoghino costantemente. Comprendere le esigenze reciproche e collaborare per massimizzare i risultati complessivi non è solo una buona pratica, ma una necessità imprescindibile per il successo aziendale. Questo dialogo, pur sembrando semplice, rappresenta una sfida culturale notevole.